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Internazionalizzazione
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Internazionalizzazione

Definizione di Internazionalizzazione

Aumentare la domanda e fornire un bilanciamento di beni e servizi internazionali
Liberalizzazione di investimenti diretti stranieri e movimenti di capitale in breve termine
Cambiare il ruolo di aziende multi organizzate,
Ristabilire la creazione di network in piattaforme internazionali
Nuove Tecnologie, tecnologie dell’informazione accellerate e sostenibilità
Integrazione di economie mondiali come adottare il concetto di «Deregulation» c

Processo storico dell’Internazionalizzazione

Riferimenti dell’Internazionalizzazione

1. Industrializzazione / de-industrializzazione
L’ondata di industrializzazione è avvenuta in un primo momento nei paesi del nord, mentre i paesi del sud  (specialmente Cina e India) sono paesi di recente industrializzazione. 

2. Approccio internazionale / divergenze
Mano  a mano che le differenze di reddito tra Nord e Sud divennero più grandi nel corso della prima fase di industrializzazione, con la seconda fase divennero più evidenti.

3. Commercio
Il volume degli scambi commerciali in entrambe le ondate di industrializzazione aumentò  ma la crescita si fermò con le guerre mondiali e la grande depressione.  

4. Sviluppo
I paesi del nord si sono sviluppati specialmente nel corso della prima ondata. I paesi del sud si sono sviluppati di più nel corso della seconda ondata. 

5. Urbanizzazione
Anche se le Metropoli esistevano nei paesi del Sud prima del XIX secolo, la prima fase di internazionalizzazione creò urbanizzazione al nord più velocemente, mentre l’urbanizzazione al sud è stata notata nella seconda fase di internazionalizzazione

6. Differenze nei paesi
I problemi di distribuzione del reddito e di disoccupazione sono aumentati nei paesi del nord. 

(1870-1914) La prima ondata :
L’internazionalizzazione ha permesso il verificarsi di effetti politici, militari e e commerciali attraverso esplorazioni oltremare , lo sviluppo della ferrovia e del cavo elettrico. 

(1914-1945) Periodo di Stagnazione:
La Depressione si verificò dopo la Prima Guerra Mondiale, la grande depressione fu patita nel 1929 in tutto il mondo. La Seconda Guerra Mondiale è considerata come la stagnazione dell’industrializzazione.

La seconda ondata:  cominciato alla fine della Seconda Guerra Mondiale, questo periodo contribuisce all’internazionalizzazione. Istituzioni internazionali come IMF, World Bank, GATT e Organizzazioni di Cooperazione e Sviluppo contribuiscono all’internazionalizzazione. 
Un’altra tappa fondamentale dell’internazionalizzazione c’è stata nel 1970. Il regime dei cambi fissi fu abbandonato non appena il sistema di Bretton Woods crollò.

Il 1980 e il periodo successivo al 1980 sono considerati come l’inizio del terzo periodo di internazionalizzazione. Gli sviluppi verificatisi in questo periodo accellerarono il processo di internazionalizzazione. 
L’attuale momento storico può essere considerato quello con il volume massimo di scambi commerciali internazionali in tutto il mondo. 
Elementi come il nascere di nuovi mercati e l’aumento della domanda portarono ad una internazionalizzazione accellerata. 

Elementi che accellerano l’Internazionalizzazione 
Le aziende entrano in mercati internazionali 
Aumento e differenziazione della domanda
Aumento delle tecnologie e velocità di sviluppo
Nascita di piattaforme competitive efficaci

Gli sviluppi nell’area delle Comunicazioni e dei Trasporti sono di supporto l’uno all’altro e questo renderà l’internazionalizzazione sostenibile in tempi futuri. 

Ambiti interessati dall’internazionalizzazione

Internazionalizzazione in Economia
Internazionalizzazione in Politica e Amministrazione
Internazionalizzazione nel campo della Cultura

Internazionalizzazione in Economia

Diffusione di commercio e investimenti internazionali
Libertà di spostamento di capitali 
Stabilizzarsi di organizzazioni economiche in tutto il mondo
Crescita del volume di commercio internazionale
Aumaento delle attività di aziende multi-nazionali
Aumento di investimento di capitale estero 
Internazionalizzazione nella Politica e nell’Amministrazione

Indebolimento dello scopo di Stato -Nazione
Diminuzione dei processi delle autorità governative
Rafforzamento delle amministrazioni locali  
Considerazione dei diritti e della libertà delle persone
Creazione di un sistema chiaro

Internazionalizzazione della Cultura

Dominio della Cultura occidentale sulle altre culture
Ibridazione culturale
Aumento del consumo della cultura

Effetti positivi dell’Internazionalizzazione

Svolgere la propria attività commerciale in un contesto internazionale porta effetti sia positivi che negativi

Effetti positivi
Stabilisce nuove attività commerciali nelle piattaforme internazionali
Sviluppo nelle comunicazioni e telecomunicazioni
Aumento del credito e degli investimenti

Viene fornito il trasferimento di tecnologie e saper fare
Vengono fornite risorse umane efficienti
Vengono adottati metodi amministrativi rispettosi della legge e dei diritti umani. 
Vengono stabilite infrastrutture di energia e comunicazione. 

Effetti negativi dell’internazionalizzazione

Gli effetti negativi vengono spiegati di seguito:

Grandi aziende internazionali vengono messe in rilievo
Aumento del lavoro a basso costo
Il lavoro che rappresenta il capitale delle persone povere viene considerato un fattore competitivo.
Limitazioni di paghe per lavoratori non qualificati.

Non appena il mondo diventa internazionale si verifica una distribuzione ineguale del reddito

Le tradizioni e le percezioni locali e nazionali vengono distrutte

Gli Stati-nazione incorrono in rischi e minacce

Viene rotta l’immunità dell’ambiente naturale e si verifica l’inquinamento. 

Descrizione

Aumentare la domanda e fornire un bilanciamento di beni e servizi internazionali Liberalizzazione di investimenti diretti stranieri e movimenti di capitale in breve termine Cambiare il ruolo di aziende multi organizzate, Ristabilire la creazione di network in piattaforme internazionali Nuove Tecnologie, tecnologie dell’informazione accellerate e sostenibilità Integrazione di economie mondiali come adottare il concetto di «Deregulation» c

Bibliografia