SEGUICI     
           
    + 34 951 16 49 00    
Español Italiano Ingles
ERASMUS+

Consumer awarness for responsibility to enviroment

I cittadini come principali agenti di cambiamento nell'Abbigliamento
Descargar    Riprodurre l’audio


Parole chiavi

Abbigliamento; Questioni sociali e culturali; Salari equi; Fast-fashion; Diritti del lavoro; Riutilizzo; Appropriazione culturale

Descrizione

""

Con la liberalizzazione dei mercati, i marchi di fast-fashion non hanno, di norma, una produzione propria, anche se, secondo la legge vigente, devono essere responsabili delle condizioni sociali della loro catena di lavoro. I marchi di moda hanno potuto beneficiare dell'esternalizzazione dei servizi nei Paesi che offrivano loro il miglior rapporto qualità-prezzo, schiacciando i prezzi di produzione nelle economie più vulnerabili, esentando così dalle responsabilità sulle esternalità negative che colpiscono le comunità locali. Esempi di vantaggi abusivi sono la mancanza di protezione del lavoro, le molestie morali, fisiche e sessuali, il lavoro forzato o minorile, le condizioni di lavoro non sicure. L'Organizzazione Internazionale del Lavoro stima che una grande percentuale di 170 milioni di bambini sia costretta a lavorare per soddisfare la domanda dei consumatori in tutto il mondo. La debolezza del quadro normativo in materia di tutela del lavoro in questi Paesi è quindi una parte essenziale del modello di business del fast-fashion, ancora oggi una pratica comune a causa di un budget insufficiente e di scadenze impegnative che risultano impraticabili nel lungo periodo, in un mercato già precario e altamente competitivo.